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In questo articolo andremo a parlare di tutti gli incentivi fiscali per la ristrutturazione della tua casa, come il Bonus Casa e l’Ecobonus per interventi di miglioramento energetico.
La nuova legge di Bilancio 2020 proroga gli incentivi Fiscali per lavori di ristrutturazione. Andiamo a vedere di cosa stiamo parlando e come ottenerli:
Se avete ancora dubbi o per eventuali delucidazioni, non esitare a contattarci cliccando il pulsante qui sotto:
La legge di bilancio del 2020 ha prorogato le tanto attese detrazioni fiscali per la ristrutturazioni edilizie e l’Ecobonus. Ha inoltre confermato le detrazioni fiscali per interventi di adeguamento antisismico (il cosiddetto Sisma Bonus).
Ma andiamo a vedere nel dettaglio il testo della legge di Bilancio:
“1) Proroga al 31 dicembre 2020 della detrazione per gli interventi di ristrutturazione edilizia al 50 per cento (da suddividere in 10 quote annuali).
2) Proroga al 31 dicembre 2020 della detrazione al 50 o 65 per cento per gli interventi di efficienza energetica come l’installazione di pannelli solari, di impianti
dotati di caldaie a condensazione almeno in classe A con sistemi di termoregolazione evoluti, di micro-cogeneratori, di dispositivi per il controllo da remoto degli impianti (da suddividere in 10 quote annuali), anche per gli immobili degli Istituti autonomi per le case popolari
3) Proroga per il 2020 della detrazione per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe energetica elevata finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione;
4) Introduzione per il 2020 di una detrazione dell’90% per la ristrutturazione delle facciate esterne degli edifici (“Bonus facciate”)”
Ora andiamo a capire nel dettaglio di cosa si tratta e come possiamo richiedere questi incentivi fiscali:
Il bonus casa è riservato ai contribuenti che possono detrarre dall’imposta sui redditi (irpef), il 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al 31 dicembre 2020, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare.
Per gli interventi di ristrutturazione realizzati su immobili residenziali adibiti promiscuamente all’esercizio di un’attività commerciale, dell’arte o della professione, la detrazione spetta nella misura ridotta della metà.
La detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo.
L’agevolazione è rivolta ai contribuenti soggetti all’Irpef, residenti o meno nel territorio dello Stato, che sostengono le spese di ristrutturazione per immobili che si trovano nel territorio italiano.
Inoltre riguarda i proprietari degli immobili oggetto dell’intervento, i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili, gli inquilini, il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile oggetto dell’intervento (coniuge, componente dell’unione civile, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado); il convivente more uxorio (solo per le spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2016). Per eventuali delucidazioni leggi l’articolo sulle detrazioni fiscali per ristrutturazione. Oppure contattaci.
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Dalla legge di Bilancio del 2020 è stato stabilito che dall’anno prossimo anno verrà istituito un nuovo bonus fiscale chiamato Bonus Facciate, che prevede uno sgravio Irpef del 90% per chi ristruttura facciate di edifici condominiali e non, a partire dal 2019.
Quindi alcuni punti salienti sono:
la detrazione delle spese è pari al 90%;
sarà valido anche per le spese sostenute nel 2019;
non ha limiti di spesa;
sarà valido anche per spese di manutenzione ordinaria, (quindi basterà una ritinteggiatura per poterne usufruire);
il bonus facciate sarà cumulabile con altre misure di risparmio energetico (come l’Ecobonus).
È valido quindi per interventi di: verniciatura, intonacatura, rifacimento di ringhiere, decorazioni, marmi, balconi, impianti di illuminazione, impianti pluviali e cavi tv.
Tuttavia restano ancora da chiarire alcuni dubbi su questo bonus facciate, come:
come richiedere il bonus;
in quanti anni va suddiviso il rimborso Irpef 5 o 10 anni;
se sarà ammessa la cessione del credito per gli incapienti;
se sarà soggetto allo sconto fattura (come avviene con le ESCo per il cappotti termici).
L’Ecobonus 2020, tanto voluto dal Neo ministro del Movimento 5 stelle, Patuanelli, proroga, fino alla fine del 2020 gli incentivi fiscali per tutti coloro che effettuano interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche su un’abitazione.
L’Ecobonus da diritto a un detrazione Irpef dal 50% al 65%, incrementata fino al 75% nel caso di lavori in condominio.
Il contribuente ha diritto ad una detrazione del 50% per i seguenti lavori:
Le caldaie a condensazione possono, tuttavia, accedere alle detrazioni del 65% se oltre ad essere in classe A sono dotate di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI o VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02)
Detrazione Ecobonus 65% per i seguenti interventi:
Detrazione Ecobonus al 70% o 75% per i seguenti interventi:
Interventi di tipo condominiale*
*La detrazione vale per le spese sostenute dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2021 con limite di spesa di 40.000€ moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
Qualora gli stessi interventi siano realizzati in edifici appartenenti alle zone sismiche 1, 2 o 3 e siano finalizzati anche alla riduzione del rischio sismico determinando il passaggio a una classe di rischio inferiore, è prevista una detrazione dell’80%.
Con la riduzione di 2 o più classi di rischio sismico la detrazione prevista passa all’85%.
Il limite massimo di spesa consentito, in questo caso passa a 136.000€, moltiplicato per il numero di unità immobiliari che compongono l’edificio.
L’assegnazione dell’Ecobonus può essere una materia ostica quando parliamo di “persone interessate”.
Possono esserci, multiproprietà, coniugi, figli, aziende terze, affittuari ecc.
Insomma, il mondo dei diritti reali sulle proprietà immobiliari, è abbastanza complesso.
In questo video, che trovi qui di fianco, un funzionario dell’Agenzia delle Entrate, spiega quali sono le principali casistiche nell’assegnazione del Bonus Ristrutturazioni.
Cos’è l’ENEA? Si tratta dell’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo sostenibile.
In sostanza il D.L. 205/2017 ha introdotto l’obbligo, per tutti gli interventi di recupero edilizio, che comportino una riduzione dei consumi energetici, di comunicazione ad ENEA.
La comunicazione ad Enea, dovrà essere compilata e trasmessa online nel termine massimo di 90 giorni dalla fine dei lavori (in caso di ritardo, può essere comunque sanata la violazione).
La comunicazione ad ENEA è un obbligo imprescindibile al quale deve adempiere il titolare
Per la registrazione e l’invio della documentazione ad ENEA, ti basterà seguire questo link:
Qui invece puoi trovare una guida, messa a disposizione da Enea per guidarti nell’ottenimento del Bonus casa: GUIDA ENEA
Oltre agli interventi di miglioramento energetico, ci sono state delle altre modifiche nel 2020 anche in altri ambiti, come:
Il testo del documento programmatico di Bilancio del 2020 recita: “Estese le detrazioni fiscali per gli interventi di adeguamento antisismico realizzati tramite demolizione e ricostruzione di interi edifici (c.d. sisma bonus) anche agli immobili delle zone classificate a rischio sismico 2 e 3.”
Il Sisma Bonus prevede una detrazione o sconto immediato in fattura per interventi di riduzione del rischio sismico effettuati sulle abitazioni ed attività produttive.
L’incentivo fiscale è pari al 70% in caso di riduzione di 1 Classe di rischio sismico.
La detrazione è invece pari al 75% se il miglioramento è pari a 2 classi di rischio.
Inoltre, per interventi effettuati su condomini, la detrazione è pari al 75% per il miglioramento di una classe di rischio e dell’85% nel caso il miglioramento sia di 2 classi di rischio.
La grande novità è quindi l’estensione del Sisma Bonus anche a capannoni commerciali e la proroga fino al 31 Dicembre 2021. Se vuoi saperne di più sul Sisma Bonus e sulle classi di rischio sismico, ti consigliamo di leggere l’articolo che trovi qui sotto.
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